Presentazione del blog

"Canta pure, Grillo mio, come ti pare e piace [...] se rimango qui, avverrà a me quel che avviene a tutti gli altri ragazzi, vale a dire mi manderanno a scuola, e per amore o per forza mi toccherà studiare; e io, a dirtela in confidenza, di studiare non ne ho punto voglia e mi diverto di più a correre dietro alle farfalle e a salire su per gli alberi a prendere gli uccellini di nido" (tratto da Collodi C., Le avventure di Pinocchio, p. 16)

giovedì 9 dicembre 2010

Richiesta di problematiche

"Bambina a rischio: molto difficile e molto disturbata" (secondo lo psicoterapeuta).

Su segnalazione da parte del dirigente scolastico ai servizi sociali locali per scarsa tutela da parte dei genitori, i quali tuttavia hanno provato spontaneamente da qualche anno a mettersi in contatto con gli stessi, è iniziato il percorso psicoterapeutico di A. (alunna che frequenta l'ultimo anno di scuola primaria). Dopo alcune sedute familiari, è emerso che la madre alterna momenti in cui scarica le colpe sul mondo intero a momenti in cui si sfoga con la figlia, minacciandola pesantemente sul piano psicologico; il padre cerca di non lasciarsi coinvolgere dalla situazione e nei momenti di esasperazione afferma che con A. “non c’è nulla da fare”. (Anonimo)

Secondo voi, da questa storia, traspare “il piacere di esistere” di questa bambina???

1 commento:

  1. Ciò che traspare principalmente è la tristezza relativa ad una situazione che, da quanto scritto, sembra durare da parecchio tempo. La bambina sta frequentando l’ultimo anno di scuola primaria e i precedenti anni? E’ stato fatto qualcosa in precedenza? Che cosa lo ha impedito?
    La bambina dalle parole dello psicoterapeuta sembra essere un caso umano, senza speranza alcuna. Da quanto scritto si deduce la non felice situazione familiare vissuta dalla bambina.
    Il modo di comportarsi della bambina non è mai stato interpretato come reazione ad eventi, a situazioni, ad avvenimenti, a tempi, a modalità relazionali, …?
    Il comportamento della bambina va osservato e descritto attraverso un metodo etnografico (teso a descrivere il bambino reale, come è realmente, senza ricorrere ad etichette), senza pregiudizio. La “reazione a” diviene una risposta che se analizzata correttamente può portare alla scoperta di ”originalità cognitive ed affettive” della bambina, del suo modo di interpretare quanto gli accade intorno; evidenzia competenze, abilità, strategie che possono essere utilizzate se orientate correttamente.

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Il Grillo vi invita a consultare la Bibliografia e Filmografia di riferimento

  • "Figli di un Dio minore" di Randa Haines (1986)
  • "Gli esclusi" di John Cassavetes (1963)
  • "Il ragazzo selvaggio" di Francois Truffau (1969)
  • AAVV. Le buone prassi tra il dichiarato e l'agito. Da tirocinante osservatore a insegnante progettista di sistemi di integrazionee inclusione per il supramento degli handicap e delle difficoltà di apprendimento e di insegnamento, Edizioni AEMOCON, 2009
  • Alice Imola, Le leggi verso le buone prassi dell'integrazione, Edizioni ETS, Pisa, 2008
  • Nicola Cuomo, Verso una scuola dell'Emozione di Conoscere. Il futuro insegnante, insegnante del futuro, Edizioni ETS ,Pisa, 2007