Presentazione del blog

"Canta pure, Grillo mio, come ti pare e piace [...] se rimango qui, avverrà a me quel che avviene a tutti gli altri ragazzi, vale a dire mi manderanno a scuola, e per amore o per forza mi toccherà studiare; e io, a dirtela in confidenza, di studiare non ne ho punto voglia e mi diverto di più a correre dietro alle farfalle e a salire su per gli alberi a prendere gli uccellini di nido" (tratto da Collodi C., Le avventure di Pinocchio, p. 16)

Strategie

Esistono una molteplicità di metodologie, modalità, strategie.
Lo stesso contenuto (storia, geografia, disegno, musica,...) può essere insegnato con modalità differenti. Il modello cognitivo di alcuni bambini è più adatto per alcune modalità della didattica; può presentare delle affinità con quel particolare modo di insegnare; si adatta allo stile dell'insegnante. Ciò non vale per un'altra porzione di alunni, la quale non si adatta a tale stile o modalità. Quale, allora la "chiave" giusta?
Se si rimane legati allo stile dell'insegnante nella classe accadrà  che 7-8 bambini andranno molto bene (per affinità spontanea), il 70-80% dei bambini stenteranno ad adattarsi e altrettanti 7-8 bambini troveranno ulteriori gravi difficoltà.
E' compito dell'insegnante capire le difficoltà, lavorare su di esse, al fine di produrre quelle condizioni facilitanti all'apprendimento. L'insegnante deve conoscere una molteplicità di metodologie e modalità. Può avvalersi degli strumenti offerti dalla ricerca.  
Il professionista più capace è l'insegnante, egli ha in mano l'architettura cognitiva dei bambini che deve sviluppare e potenziare. L'insegnante deve possedere un atteggiamento sperimentale, scientifico, teso a produrre situazioni problematiche e complesse da risolvere con i bambini, al fine di produrre una mentalità rivolta alla ricerca (non esiste gioco più divertente di quello scientifico!). 
Ogni esperienza è unica ed irripetibile. Una data esperienza non può essere ripetuta "tale e quale", ma può essere interrogata, divulgata, può diventare un'occasione di confronto se ben documentata.

Il Grillo vi invita a consultare la Bibliografia e Filmografia di riferimento

  • "Figli di un Dio minore" di Randa Haines (1986)
  • "Gli esclusi" di John Cassavetes (1963)
  • "Il ragazzo selvaggio" di Francois Truffau (1969)
  • AAVV. Le buone prassi tra il dichiarato e l'agito. Da tirocinante osservatore a insegnante progettista di sistemi di integrazionee inclusione per il supramento degli handicap e delle difficoltà di apprendimento e di insegnamento, Edizioni AEMOCON, 2009
  • Alice Imola, Le leggi verso le buone prassi dell'integrazione, Edizioni ETS, Pisa, 2008
  • Nicola Cuomo, Verso una scuola dell'Emozione di Conoscere. Il futuro insegnante, insegnante del futuro, Edizioni ETS ,Pisa, 2007